Assolutamente contrari - oltre all'ex titolare del dicastero e "creatore" delle domeniche gratuite Dario Franceschini che ieri aveva subito chiesto a Bonisoli di ripensarci perché "le cose giuste e che funzionano non hanno colore politico" - oggi si sono detti tra gli altri il sindaco di Milano Giuseppe Sala ("Noi andiamo avanti con la gioia di vedere così tanti cittadini e turisti visitare i nostri musei") e quello di Ercolano Ciro Buonajuto ("Grazie alla Domenica al Museo, negli ultimi tre anni e mezzo migliaia di famiglie hanno potuto scoprire Ercolano").
Bonisoli da parte sua in un lungo video sui social ieri ha spiegato così la sua scelta: "Le domeniche gratuite vanno superate: erano grande bella cosa per promuovere i musei all'inizio ma adesso ci sono delle opportunità per fare di più e meglio". "Vuol dire - spiega - che si potrà differenziare per giorni della settimana, per stagioni, per tipologia, per fascia d'orario e quant'altro e soprattutto adattare le regole a quelle che sono le singole specificità dei luoghi. Perché Milano non è Pompei. La gratuita, che è importante, resterà e anzi realmente sarà pure aumentata proprio per far sì che, attraverso un'operazione di valorizzazione intelligente, si riesca a rendere più fruibile quello che è il nostro enorme patrimonio a grande numero di cittadini indipendente dalle condizioni economiche. E' un nostro impegno e lo manterremo in futuro".
Il ministro ieri aveva anche detto "migliaia di turisti stranieri arrivano e pensano che gli italiani sono pazzi perché li fanno entrare gratis". Su questo punto entra a gamba tesa il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: "Se fosse stato almeno una volta a Londra nella vita, avrebbe visto che la National Gallery, uno dei più importanti musei del mondo, è ad accesso gratuito. Pertanto gli stranieri non si meraviglierebbero affatto di una possibilità di fruizione gratuita del nostro patrimonio artistico e culturale. Questa affermazione da sola giustificherebbe le sue dimissioni".
E' solo una proposta ma, secondo la mia opinione, non è del tutto errata se si prevedessero per esempio esenzioni o sconti per i residenti (in modo da non far affollare i siti culturali tutti in un unico giorno) e magari ingressi gratuiti in alcuni periodi dell'anno o, per piu' giorni durante la settimana, ma solo in alcuni orari.
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